Lo scaldabiberon è un dispositivo molto utile, che se utilizzato al meglio, può risolvere davvero molti momenti di eccessivo stress legato alle nutrizioni dei più piccoli. Gli scaldabiberon sono molto semplici da utilizzare, e dopo i primi utilizzi sarà molto facile impostare le diverse opzioni quasi in automatico. Per chi è alle prime armi però potrebbe essere necessario avere alcune informazioni che potrebbero risultare quasi non necessarie per chi ha già confidenza con l’elettrodomestico.
Una possibile domanda potrebbe essere quanta acqua mettere nello scaldabiberon? Rispondiamo insieme in questo articolo guida per chi è alle prime armi con gli scaldabiberon.
Quali sono gli scaldabiberon che necessitano di acqua e quali invece no?
Partiamo davvero dalle basi. Potrebbe essere scontato per alcuni ricevere questo tipo di informazioni, ma per chi è alle prime armi nulla è scontato.
Gli scaldabiberon sono dispositivi che permettono di scaldare il latte artificiale o materno. La maggior parte dei modelli funziona attraverso l’utilizzo di acqua e vapore. Ma non tutti i modelli sono di questo tipo.
In commercio si trovano tante tipologie di scaldabiberon che non necessitano di acqua. Controllate bene il modello che avete a disposizione e verificate se necessita di acqua per funzionare.
Se il vostro dispositivo ha bisogno di acqua proseguite nella lettura per scoprire quel è il giusto livello di acqua da inserire.
Come inserire l’acqua all’interno dello scaldabiberon?
Una volta capito che il vostro scaldabiberon ha bisogno di acqua per funzionare bisogna capire dove inserirla.
Se avete dubbi consultate il manuale di istruzioni, ma in generale sarà facile individuare il vano dove inserire l’acqua. Solitamente basta aprire il coperchio principale per capire dove si trova il piccolo serbatoio per l’acqua.
Una volta individuato il vano dovrete procurarvi la giusta acqua per il corretto funzionamento.
Solitamente le case di produzione di questo genere di dispositivi consiglia l’utilizzo di acqua demineralizzata o minerale. Naturalmente questo tipo di acqua ha meno calcare al suo interno ed è più indicata per questo genere di utilizzo. Il calcare è il maggior nemico degli scaldabiberon perché rischia di incrostare il dispositivo e rovinarlo gravemente.
Quanta acqua inserire nello scaldabiberon?
Una volta individuato il serbatoio dove inserire l’acqua vi basterà procurarvi la giusta quantità di acqua. All’interno del serbatoio, sulla parete, dovrebbe essere presente una piccola tacca che indica il livello al quale deve arrivare l’acqua per il corretto funzionamento del dispositivo.
Aiutatevi con un contenitore con un beccuccio per inserire l’acqua più comodamente all’interno dello scaldabiberon. Arrivate al livello indicato. Questa è la giusta quantità di acqua che serve per scaldare il latte nel vostro scaldabiberon.
Assicuratevi di tenere sempre sotto controllo il livello dell’acqua per il corretto funzionamento del dispositivo.
Se l’acqua va sotto il livello potrebbe causare problemi di funzionamento dello scaldabiberon fino anche ad arrivare alla rottura dell’oggetto stesso.
Una volta utilizzato il vostro dispositivo per scaldare il latte, assicuratevi di svuotarlo dall’acqua prima di riporlo. Il ristagno di acqua non fa bene al dispositivo stesso e potrebbe portare alla prolificazione di batteri.
In conclusione
Per riassumere possiamo dire che il funzionamento degli scaldabiberon è studiato per essere il più intuitivo e facile possibile. Anche capire qual è la giusta quantità di acqua da inserire al suo interno è facile. Vi basterà riempire con acqua minerale il dispositivo fino alla linea che solitamente è segnalata sulla parete interna del serbatoio per l’acqua.
Una volta riempito con la giusta quantità d’acqua, vi basterà inserire la bottiglia con il latte nell’apposito vano. Premete il pulsante per l’accensione e in pochi secondi il latte sarà pronto per l’utilizzo. Con gli scaldabiberon infatti si riduce di molto il tempo di preparazione del latte.